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Marina Di Mattei

“ MADRE “


Quest’anno porto un simbolo di Luce, nascita e ri-nascita, decorando il mio Albero con grandi ostie, dette anche “negie” o nuvole in Genovese, dipinte con la Madre.

La bisnonna Rosetta usava le "negie" per cucinare gli Stecchi alla Genovese, si usano anche come dolci con nocciole caramellate e miele per le Feste.

In seguito all’orto familiare offerto da Madre Natura, per il desiderio di autodeterminazione nella gestione economica, in principio la pasta Madre è nata per il piacere di pane e focacce impastate e gonfiate con delicatezza settimanalmente.

Visibilmente tattile nella sua texture, la Madre mi ha “catturato” e l’ho utilizzata in seguito nella mia ricerca artistica dove sperimento materie, tecniche e soluzioni in libertà con un approccio curioso, libero e spregiudicato che ho appreso dai bambini.


Ho sentito il bisogno naturale di seguire un processo artistico in immersione meditativa cullando la materia “Madre” al suono di canti tradizionali dal mondo e miscelandola con altri componenti, prevalentemente naturali.


La Madre mi ispira e mi trascina vicina al mondo sospeso tra ciò che è - e - ciò che è in possibilità di esistere, ” La culla della Cre-azione “ un luogo di pace, amore, beatitudine e speranza.


Essendo Lei, una materia vivente ha un grande potere rigenerativo e di trasformazione, ma anche mutante e impermanente .

A contatto con il mondo esterno, come nel caso di supporti artistici - tele o cartonati - modifica la forma, il colore e la presa a seconda dell’interazione con l’ambiente in cui si trova.


E' viva, è un organismo … e in quanto tale, nasce, si riproduce e muore.

M A(D)R E - il primo elemento -

Una mater-ia, una sostanza.

Viva, che si nutre ed è nutriente, che ha bisogno di cura, di attenzione, di perseveranza, di continuità… che ha in sé una sapienza antica, un valore e una necessità che si tramanda di generazione in generazione, attraverso il rispetto, la cura, la naturale appartenenza.

Le radici per quanto si rinneghino o si vogliano rimuovere, sono la nostra essenza, fanno parte di noi, del nostro passato e del nostro futuro, da esse proveniamo e con esse ci rinnoveremo nelle vite future.

La materia è al femminile, è nella cura del quotidiano, nel preservare la vita, nel dare nutrimento al corpo e all’anima, il nostro pane quotidiano.

Uso questa materia, che ho creato con attenzione alchemica, attraverso le mie mani, riflesse nella mia anima, insieme con quelle di mia madre e quelle di mia figlia, in segno di riconoscenza e gratitudine alla vita … lo abbiamo fatto insieme come in un rituale … avendo un ulteriore legame comune che ci dia speranza e amore, in questo ho trovato un profondo significato che mi ha accompagnato e mi accompagna nella pratica artistica.

Il mio pane è il nostro pane, dentro e fuori di me… le tracce di pasta madre sulle tele insieme con i pigmenti naturali sono tracce vive in trasformazione, poiché nulla è fissato per sempre, tutto è in evoluzione e in trasformazione continua… così il supporto ha spazio per essere abitato da nuove sostanze e forme di vita…

Come nell’educazione la Mater-ia ha bisogno di cura e di attenzione ma anche di spazio e di tempo, la materia in questo caso ha bisogno di se stessa per attivare la crescita, è il crescente; così come ciascuno ha bisogno di attingere a se stesso e alle proprie risorse per rinnovarsi, come fa la pianta in natura attraverso le stagioni.

Mia bisnonna Genovese doc, Risso Rosetta in Roncallo, nata nel 1891, insieme alle donne liguri del suo tempo, chiamavano la sostanza, la pasta madre, il lievito madre… il crescente.

IL CRESCENTE…

Di generazione in generazione si tramandava questa materia come un bene prezioso da nutrire, proteggere e custodire per sfamare famiglie intere.

Sento molta affinità con questa materia che mi dà forza per nutrirmi a tutti i livelli ed è un potente attivatore per la mia crescita personale e spirituale .

In senso collettivo ha un potere legante tra le generazioni, trasversale, non necessariamente di sangue, in questo modo ha una valenza universale di sorellanza e di comunione, oltre che di nutrimento e condivisione.

Nel frattempo sto diventando nonna e a “rinfrescare“ la Madre siamo in 4 generazioni della mia famiglia, ma l’impasto Madre è Crescente anche grazie all’unione con le Paste Madri delle Femmine Difformi ed impastare farina e creatività a tante mani è come impastare una rete che cresce.

Marina Di Mattei la Madre è stata concepita nella primavera 2015 tra Genova e Sanremo

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