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CORAL-MENTE Parte seconda: LODI FANZOFF

CORAL-MENTE Parte seconda: LODI FANZOFF

  • Femmine Difformi project

Lodi ospita Il Festival della fotografia etica dal 2010. Questo anno è stata la quindicesima edizione.
L’evento è un pellegrinaggio immersivo fra immagini e video potenti allestiti in spazi suggestivi ed evocativi.
Un viaggio nel dolore, nella stortura e ingiustizia del mondo, nella disperazione di donne, uomini, dell’’infanzia, della terra violentata, il tutto catturato nello sguardo, nei corpi di una umanità disperata, ma spesso, non sempre, resiliente.


Fondazione VII commemora il trentesimo anniversario del genocidio di Srebrenica 


Vi partecipano fotograf*, reporter, giornalist* internazionali. I loro documenti mostrano una realtà dura e cruda, di guerre, conflitti, abusi ecologici, violenze di inaudita ferocia di cui non si parla, non si ha sentore, storie ignorate anche da chi, sensibile alle questioni del mondo, cerca di tenersi informat*.


Si esce da questo itinerario con un senso di angoscia, soprattutto, non solo ovviamente, per quelle immagini che ci scaraventano alla scoperta di situazioni devastanti, di cui non si parla, per lo meno in modo diffuso, ufficiale, che allargano così, a dismisura, la percezione di quanta ingiustizia, miseria, dolore pervada il nostro pianeta.


Cinzia Canneri, I corpi delle donne come campi di battaglia


In questo profondo senso di scoramento risiede l’eticità del festival: nella presa di coscienza grazie alla fotografia che ha il potere di arrivare diretta a scuotere le nostre fragili certezze.
Prendere atto non è una soluzione, non ribalta le cose, ma di sicuro accende una fiammella che illumina coni d’ombra.
Senza conoscenza non può esserci azione.


Nell’ambito di quanto descritto, in un cortile accogliente, sempre inerente alla fotografia, si è tenuto questo anno lo spazio Fanzoff.
Una fotografia di altro genere, legata al mondo delle fanzine, con tematiche di sicuro più lievi, ma non per questo meno intense.
In questo contesto, grazie alla curatela di Loredana de Pace (1), esperta del settore, è stato presentato il nostro lavoro Riflessi di-Versi.

Una grande emozione per noi del collettivo LABIArts, poter raccontare il percorso che in due anni ci ha condotte fin lì.
Una storia che intreccia la creatività individuale per trasformarla in arte collettiva.


Ma ecco di seguito le voci, delle artiste, così, come si sono raccontate in quel contesto ripercorrendo gli esordi ed il processo del lavoro:
Riflessi di-Versi (2).
In questo articolo le prime due voci, quella di Silva Masini e Tiziana Moggi.
Nel prossimo saranno quelle di Carmela Pistidda, Daniela Spaggiari, Isabella Tholozan.


Silva Masini - Ricercatrice difforme, Pittrice, Fotografa
Un’idea al centro del Cerchio, offerta da una di noi con generosità e fiducia.
Un’idea che si moltiplica e cambia forma attraverso i nostri sguardi di-Versi.


È una pratica semplice che da anni trova spazio nel collettivo LABIArts: il gruppo è un mare immenso che accoglie le proposte e le sfumature di ognuna di noi. Le idee si discutono, ci si confronta e dal vagare in solitaria ricerca, diviene prezioso il confronto permanente con le compagne di viaggio, incontrare i loro sguardi, condividere suggerimenti costruttivi, mai giudicanti o valutativi, osservazioni creative che portano spesso ad approfondire e intercettare nuove e inaspettate possibilità. E ognuna, nella propria personale libertà espressiva, dona la sua opera come tessera del mosaico collettivo.


Creare insieme è un’arte complessa che richiede di abbandonare le proprie rigidità, l’attaccamento alle proprie concezioni e ascoltare con fiducia la trasformazione che avviene dall’essere in cerchio. L’esperienza di creazione condivisa richiede di aprirsi a ciò che arriva, nuotare in quello che c’è, immergersi nel processo di esplorazione insieme alle altre senza rinunciare alla propria scintilla.
Il risultato si manifesta in modo naturale, senza forzare i tempi e rispettando la visione di ognuna di noi.



Due anni fa Tiziana ha messo al centro i suoi versi lasciando che risuonassero dentro di noi facendo vibrare memorie, ritmi, evocazioni.
Le poesie, Amaca e In quel cono di polveroso azzurro, hanno fatto emergere in me frammenti di sogni sospesi in acque profonde, sirene, sfumature di blu. In una fusione di tempi passati e futuri c’è un presente fragile e aperto all’imprevedibile.


Alcune parole le ho cancellate, altre riscritte sull’acqua, ho frugato tra immagini di archivio sovrapponendole per rievocare sensazioni oniriche.
Come memoria liquida che diventa corpo, i versi sono diventati cartoline in un ordine che può essere scompigliato per trovare nuove narrazioni.
E infine, quando ognuna ha trovato il proprio “suono”, abbiamo fatto dialogare le opere insieme ascoltandone l’armonia corale. Forse il lavoro più impegnativo è stato trovare il contenitore adatto, qualcosa che fosse al contempo solido e morbido come l’abbraccio di una madre che tiene insieme le sue creature valorizzandone la diversità.
La scatola di Riflessi di-Versi è il recipiente che contiene la creazione finale e lo spirito dell’intero processo.


Tiziana Moggi - Diversamente artista
Estate 2011.
Un periodo complicato.
Un’isola come rifugio, fuga.
Una grande finestra affacciata sul mare, in lontananza, alle spalle le pendici dei monti, dense di verde.
Nascono così, in questa situazione, i testi di Riflessi di-Versi.
Lo scorrere del tempo, delle intemperie, delle bonacce della vita, il caos che sempre regna nelle mie archiviazioni hanno disperso, nella memoria e nei file, le 12 poesie.
Poi, d’improvviso, riemergono e siamo nel 2023.



Il passato, soprattutto se trascritto in parole, può assumere un sapore stucchevole, suscitare addirittura imbarazzo da cui prendere le distanze.
No, quei racconti in versi vibravano ancora in me, riverberavano emozioni e sensazioni con cui mi sentivo in sintonia, pur raccontando con colori, immagini, emozioni e situazioni ormai evolute in altro.
Ho avuto la sensazione, riprendendone contatto, che quelle parole chiedessero una metamorfosi, così, come era successo a me, dopo quei momenti lontani.



Una trasformazione, non nella sostanza dei contenuti scritti, ma nel manifestarsi.
L’immagine del caleidoscopio mi è apparsa come soluzione.
Nel cilindro il fluido è sempre lo stesso, ma ruotandolo, ecco che quei colori fanno sbalzare immagini sempre diverse, in una continua immantinenza.
Un punto di vista diverso, un’interpretazione altra, una condivisione, una visione attraverso altri strumenti: la fotografia, il collage, ecco, quella era la possibilità di dare nuova vita ed esaltare quelle composizioni.


L’idea è stata accolta da amiche artiste del CollettivoLABIArts, con le quali è iniziato nel 2023 il progetto, terminato nel giugno 2025, che ha portato a confezionare la scatola con le cinque fanzine di Riflessi di-Versi, un’opera corale che esalta quella originaria e personale.
Non togliendole nulla, anzi amplificandonel’essenza.
Nel mio contributo al progetto collettivo,
Tiziana Moggi oltre ai testi raccolti in modo integrale in un piccolo libro, ho cercato, attraverso il linguaggio della fotografia, di restituire il senso che per me ha avuto questo lavoro: riflettersi, specchiarsi nello sguardo dell’altr*, lasciando spazio a poche parole evocative, al silenzio di una pagina bianca, osservando la trasformazione della realtà in un gioco di luci e di ombre, in ascolto del proprio sentire.


 


(1) Loredana de Pace: giornalista, curatrice indipendente, docente e talvolta anche fotografa. Founder dello Studio CAOS, curatela ed editing, con sede a Monza. Per vent’anni ha lavorato nell’ambito dell’editoria fotografica ed è autrice del libro "Tutto per una ragione. Dieci riflessioni sulla fotografia (emuse, 2017). È stata direttrice della FCF Gallery (FCF store, Milano) e direttrice artistica del Festival Nazionale Voghera Fotografia 2023. Per la prima edizione del Big Event-Fiera mercato della fotografia (14-15 ottobre 2023, Officine del Volo, Milano) è stata Culture&Communication manager. Nel 2025 ha curato lo stand della galleria Unique Contemporary per MIA Photo Fair BNP Paribas, presenti anche le immagini di Flavio Tecchio.​ Nel 2025 è stata portfolio reviewer al festival francese LesRencontres d’Arles.  
È docente presso l'Istituto Italiano di Fotografia (Milano), Musa Fotografia (Monza), Orti Fotografici (Milano), Trieste Photo Lab (2022), presso l’ente di formazione professionale Ciofs/fp Puglia e i Centri Civici di Monza. Tiene lezioni e corsi sulla fotografia (in presenza e online), modera dirette su piattaforme online dedicate alla divulgazione della fotografia e degli autori di cui si occupa.


(2)*Riflessi di-Versi è un lavoro collettivo il cui risultato sono cinque fanzine, raccolte in una scatola, scrigno, che narrano in maniera personale alcuni componimenti dell’autrice Tiziana Moggi, presenti in un libretto nel contenitore. Sono rielaborazioni mediate dalla fotografia, dal foto collage, la riscrittura di versi, che nella loro difformità si accordano in modo armonico per raccontare un percorso che ha impegnato le artiste per due anni.

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